Pigri in cucina
Tendenzialmente si pensa che alle donne piaccia cucinare. Per quanto sia un pensiero piuttosto sessista, superati gli anni 2000 da un bel po’ di tempo, se anche fosse una verità assoluta, io sarei l’eccezione.
La pecora nera della situazione, la donna che quello che tocca distrugge, brucia o rende disgustoso al punto da non avere il coraggio di invitare mai nessuno a cena da me, se non per una pizza.
C’è solo una cosa che so fare, l’uovo a occhio di bue. Tra l’altro lo adoro molto.. un piatto semplice e delizioso allo stesso tempo.
Lo sapevo fare anche da bambina, e questo è emblematico. Sono anche estremamente pigra, con il tritatutto che mi sono comprata un mesetto fa, riesco a preparare l’indispensabile per sopravvivere. La verdura va tagliata? Ci pensa lui. Devo tagliare della cipolla per farmi un sugo che poi, tanto, si rivelerà disgustoso? Ci pensa sempre lui!
Il massimo che ho fatto e che ho cucinato partendo, quasi, da zero da quando vivo sola, è stato del pesce con una panatura particolare. Ho preso dei corn flakes, che tanto non mangio ma mi ostino comunque a comprare, li ho tritati e li ho messi sui filetti di merluzzo ovviamente ancora congelati. Si è bruciata la panatura, però alla fine il pesce l’ho mangiato raschiando via tutta la parte nera.
Mi è venuta una vena creativa, che penso procurerà risultati penosi, che vorrei poter assecondare quanto più in breve tempo possibile. Fare il pesto: so che ci vuole quell’attrezzo di marmo, il mortaio, ma figuriamoci se ce l’ho in casa o se ho voglia di acquistarlo. Tritatutto, con il tuo potere potrò fare grandi – ma disgustosissime – cose, ne sono certa.